la mia storia

"Uno genere realistico figurativo che coglie la forza espressionistica delle immagini della vita."

INIZIO

Ho iniziato a dipingere emulando papà

Ha iniziato a dipingere da bambino emulando mio padre, valente e affermato pittore, che spesso passava le serate nella camera dei figli a dipingere; ricorda ancora il profumo di trementina che aleggiava nella stanza e che è rimasto per lui un ricordo indelebile che si rievoca e gli piace sentire quando si accosta alla tavolozza.

Suo padre è stato il suo primo riferimento e maestro con il suo percorso artistico: gli amici pittori e  le mostre che hanno accompagnato e appassionato Alessandro fin da piccolo.

Ogni occasione era buona per abbozzare disegni di ogni tipo, ha disegnato fino all’età di diciotto anni che ha coinciso con la fine dei corsi serali di fotografia.

Compagnia silente - olio su tela - 50 x 70 - 2020

Surreale

Tra spiritualità e surrealismo

Negli anni ’80 ha frequentato per due anni un corso di disegno e pittura nella scuola d’arte di Lella Burzio dove ha perfezionato le tecniche di disegno usando diversi materiali, matita, sanguigna e pastelli per poi passare alle prime  esperienze con l’acquarello.

Dopo un periodo di totale inattività, un suggerimento di una cara amica lo ha spronato a riprendere confidenza con il colore e la passione per il disegno che aveva da bambino. Dal 2001 al 2007 ha frequentato la scuola del pittore Oscar Bagnoli riprendendo diverse tecniche pittoriche. La sua ricerca artistica è proseguita frequentando gli artisti Alessandro Fabris, Vinicio Perugia, Silvio Porzionato, Marco Longo e Carlo Giaccone; ha frequentato il corso di nudo presso il Liceo Artistico di Torino.

La sua pittura, affronta temi di tipo realistico ma anche surrealistico parallelalmente alla sua ricerca interiore determinata dalla passione per lo yoga e da diversi viaggi in India, paese ricco di spiritualità dal quale coglie le numerose sfacettature, colori e contraddizioni. 

Testimonianze

Testimonianze

“[…]Forse questo artista non sa, o non vuole sapere, di avere iniziato una nuova corrente di ricerca nell’ambito dell’arte figurativa. Proporrei la definizione di “Realismo Lirico”, poichè egli segue i canoni espressivi applicati alla ricerca di Renato Guttuso….  grazie a un’intuitiva ed elegante realizzazione visiva, si definisce l’incredibile complicità di realtà con poesia”.

Paolo Levi

“[…] di Alessandro Fioraso si apprezza l’esasperato iperrrealismo nalla mano dei “Nudi”, in cui trova spazio anche lo studio della tecnica divisionista. Pregevole inoltre , l’opera “Ghandi” inserita in una foresta indiana, dove lo statista, appena abbozzato e ripreso da tergo, riesce a trasmettere tutta la sua spiritualità” 

Gianfranco D'Angelo

“[…] straordinaria l’abilità di Fioraso nel dettaglio delle mani, difficilissimo da riprodurre se non da artista dotato di non comune intuizione, a cui va aggiunta la sua capacità di rendere nella loro trasparenza e fluido cromatismo i paesaggi d’acqua quali raramente è dato a vedere. strabiliante dimostrazione di un “virtuosismo interpretativo” che contiene i presupposti della più pura genialità”.

Pier Carlo Maschera

“[…] Alessandro Fioraso mostra una grande curiosità verso l’uomo e tutte le cose che animano l’universo. I suoi lavori descrivono luoghi come i paesaggi della sua amata India, nature morte,volti, mani operose ma anche luoghi e figure surreali come quelli che albergano tra i meandri della dimensione onirica e dello spirito; è una ricerca rivolta verso tutto ciò che rivela il grande mistero dell’esistenza.”   

Stefano Greco

“Non si tratta di pittura “retinica” mirata a catturare l’invisibile mistero che attraversa la profonda realtà della vita. I colori caldi e realistici dei lavori di Alessandro Fioraso, conferiscono ulteriore fascino alle sue opere. L’artista nell’affrontare i vari temi del ritratto, della natura, del paesaggio, riesce a cogliere con mirabile sintesi il senso universale dei sentimenti, della bellezza, dello stupore.”

Sandro Serradifalco

“Alessandro Fioraso adotta un genere realistico figurativo che coglie la forza espressionistica delle immagini della vita traducendole in viva, potente, scarnificante poesia. L’amore per la pittura si concretizza qui in una visione soave percorsa da una carica emotiva, valida alla pari del suo talento e creatività. Un’arte che pone il bello al centro del discorso pittorico, arricchendolo di elementi personali di indiscusso valore.”

Salvatore Russo

Aprivo solamente le finestre della mia camera ed entravano l’aria color blu, l’amore e i fiori.

(Marc Chagall)

Alessandro FIoraso

© 2022

Powered by OZ Creative Studio